Accordo UE-Mercosur per la costituzione di un'Area di Libero Scambio

Situazione ed ultimi sviluppi del Negoziato

11/11/2004

Egregi Signori Soci,

Nell’ottica di fornire un’adeguata informazione circa gli sviluppi futuri

in materia di accordi doganali e, quindi, di barriere all’importazione,

pensiamo che possa essere interessante inviarVi il seguente rapporto preparato

da Marco Pannacciulli di Confindustria. Il Negoziato tra l'Unione Europea ed il Mercosur ha subito una nuova

battuta d'arresto. Al termine del recente incontro tenutosi a Lisbona il 18-20 Ottobre u.s.,

le due parti hanno deciso di rinviare la prosecuzione dei colloqui ad una

successiva riunione ministeriale da tenersi entro il primo quadrimestre del

2005. In tal modo non è stata rispettata la "deadline" del 31 Ottobre 2004

che era stata fissata per la conclusione definitiva del Negoziato.
Il motivo del rinvio è ben sintetizzato dalle parole dell'EU Trade

Commissioner Pascal Lamy: "Non è un segreto che non siamo soddisfatti l'un

l'altro delle nostre reciproche offerte". Obiettivo del Negoziato è la creazione di un'area integrata di libero

scambio che, per la dimensione dei due blocchi, dovrebbe risultare la più

grande "Free Trade Zone" del mondo. Sono cinque anni che l'UE sta tentando di raggiungere un accordo con i

paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay, con Bolivia,

Cile, Perù e Venezuela come membri associati), ma ambedue le parti sembrano

riluttanti a fare concessioni su dossier importanti quali l'accesso al

mercato per i prodotti agricoli e per quelli industriali.
Anche i servizi -

in particolare quelli finanziari e le telecomunicazioni - e gli appalti

pubblici costituiscono dossier critici. I paesi del Mercosur considerano di vitale importanza l'apertura del

mercato comunitario alle esportazioni dei loro prodotti agricoli, mentre

l'UE ritiene prioritario facilitare l'accesso dei prodotti industriali - e

dei servizi - ai mercati del Mercosur. Il differente linguaggio e la radicalizzazione degli obiettivi tra i due

blocchi, emersi in sede negoziale, è risultato particolarmente evidente

anche durante le riunioni dell'MEBF (Mercosur European Business Forum), nel

corso delle quali non si è mai riusciti ad arrivare alla stesura di

"position paper" condivisi, data la differenza di posizioni sui temi chiave

(agricoltura, prodotti industriali, servizi, appalti pubblici,

investimenti). L'incontro di Lisbona è stato un tentativo estremo di raggiungere un

accordo prima che terminasse il mandato dell'attuale Commissione, nel

timore che il "cambio della guardia" a Bruxelles potesse ritardare

ulteriormente la conclusione del Negoziato. La richiesta del Mercosur di un più ampio accesso al mercato comunitario

per i prodotti agricoli (in particolare la carne bovina ed il pollame) è

risultato uno degli ostacoli maggiori alla prosecuzione del Negoziato. L'offerta comunitaria su questo dossier è stata giudicata insufficiente ed

inferiore alle aspettative.
D'altra parte, insoddisfacente è stata giudicata la risposta del Mercosur

alla richiesta comunitaria di maggiori aperture nell'accesso al mercato

per i prodotti industriali, i servizi e gli investimenti, e di più ampie

possibilità per le imprese europee di partecipare agli appalti pubblici nei

paesi del Mercosur. Da parte comunitaria l'offerta del Mercosur è stata giudicata

"minimalista": un tentativo messo in atto all'ultimo minuto al solo scopo

di concludere il Negoziato prima dello scadere del mandato dell'attuale

Commissione, comunque insufficiente a superare i problemi sul tappeto prima

dell'avvento del nuovo Trade Commissioner. Già alla vigilia dell'incontro di Lisbona, nelle dichiarazioni di alcuni

Ministri UE, emergeva scetticismo sulla possibilità di concludere il

Negoziato entro la scadenza del 31 Ottobre.
In precedenza, il Commissario all'Agricoltura Fischler aveva dichiarato che

gli obiettivi della Commissione non erano tanto "i tempi" quanto "i

contenuti": "Abbiamo interesse ad ottenere un risultato positivo entro

Ottobre, ma deve essere chiaro che la qualità è più importante della

rapidità...Non siamo disposti a concludere questi negoziati a qualunque

prezzo....Senza sostanza non ci sarà nessun accordo". Le divergenze di obiettivi in campo agricolo ed industriale tra le due

parti - cui si attribuisce il fallimento del Negoziato - riflettono

altrettanti conflitti, all'interno dei due blocchi, tra paesi membri e

settori, che hanno impedito aperture più ambiziose nei dossier chiave. Il raggiungimento di un accordo con l'UE avrebbe rafforzato notevolmente la

posizione negoziale del Mercosur nella trattativa con gli USA per la

costituzione della FTAA (Free Trade Area of the Americas), trattativa che

era stata appositamente rallentata - per volontà soprattutto del Brasile -

proprio allo scopo di concludere prima il Negoziato con l'UE ed acquisire

conseguentemente maggior forza contrattuale verso gli americani. Con i migliori saluti. A. Dotti
(direttore)

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