Aggiornamenti sul mercato russo

estratto da un rapporto dell'Unione Europea

17/02/2004

Riceviamo dalla nostra associazione, Federexport, la seguente comunicazione:

OUTLOOK MERCATI INTERNAZIONALI
Russia: Situazione e prospettive economiche Rapporti UE-Russia.
La Commissione Europea ha fatto il punto delle relazioni UE-Russia ed ha indicato le strategie di collaborazione futura. La Commissione riconosce gli ampi interessi esistenti tra UE e Russia e sottolinea i successi che la cooperazione bilaterale ha prodotto negli ultimi anni.
Rileva anche le divergenze di posizioni tra UE e Russia in molte aree: ratifica del protocollo di Kyoto; effettiva operatività del PCA-Partnership Cooperation Agreement bilaterale e sua estensione in conseguenza dell'adesione dei nuovi dieci membri all'UE; rapporti con i NIS-New Independent States; tutela dei diritti umani e la libertà di stampa, soprattutto in Cecenia. Gli obiettivi strategici delle relazioni UE-Russia consistono nella creazione di quattro "spazi comuni": economico; libertà, sicurezza, giustizia; sicurezza esterna; ricerca, educazione, cultura.
L'allegato 2 del documento contiene informazioni utili sull'economia della Russia e ne mette in evidenze le rilevanti performance degli ultimi anni: il PIL è aumentato, dal 1999 al 2003, del 32,8% (6,6% medio annuo); la produzione industriale si è incrementata, nello stesso periodo, del 37,4%; gli investimenti fissi del 46,2%; il tasso di disoccupazione è diminuito dall'11,7% del 1999 all'8,6% del 2003. Il piano economico russo prevede il raddoppio del PIL in dieci anni, fatto questo che comporta un aumento del tasso di crescita intorno all'8% annuo. Tuttavia stime più realistiche collocano la crescita del paese nei prossimi anni tra il 2% ed il 5%, ma potrebbero rivelarsi anch'esse ottimistiche qualora le due determinanti fondamentali dell'attuale crescita russa, la svalutazione del cambio ed il livello sostenuto del prezzo del petrolio, dovessero gradualmente sgretolarsi. Rimangono inoltre non pochi problemi: economia non sufficientemente diversificata (più dell'80% delle esportazioni si basa sulle materie prime naturali ed il 60% dell'export è costituito da petrolio e gas); processo di ristrutturazione delle grandi imprese e di crescita delle piccole lento; concentrazione delle quote di mercato e della ricchezza in pochi grandi gruppi finanziari legati alla politica e prevalentemente export-oriented; bassi tassi d'investimento; disuguaglianze sociali; riduzione della popolazione e speranza di vita maschile intorno ai 58 anni; mentalità burocratica e mancanza di capacità imprenditoriale; alti costi di trasporto (tre volte superiori agli standard internazionali) dovuti alle grandi dimensioni del paese ed alla dispersione geografica della popolazione. La Russia è generalmente considerata, dagli analisti dell'economia internazionale, uno dei paesi emergenti più dinamici e con le maggiori potenzialità di sviluppo, insieme a Cina, India e Brasile. Non la pensano così gli imprenditori finlandesi, tradizionalmente grandi esperti e conoscitori del mercato russo, secondo i quali le prospettive reali di crescita della Russia sarebbero in realtà molto più modeste di quanto teoricamente gli si attribuisce, per via anche, ma non solo, delle strozzature di cui sopra. Il rapporto della Commissione (in inglese) e' scaricabile dal seguente indirizzo:
http://europa.eu.int/comm/external_relations/russia/russia_docs/com04_106_en.pdf
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