DAZI USA E CONTROMISURE UE

Il punto della situazione

02/04/2025

Da diverse settimane riceviamo richieste di informazioni e chiarimenti sui dazi addizionali introdotti dal presidente statunitense Trump e sulle contromisure decise dall’Unione Europea.
Vediamo, quindi, di fare un po’ di chiarezza.
 
La Sezione 232 del "Trade Expansion Act" del 1962 conferisce al Presidente degli Stati Uniti il potere di limitare le importazioni se queste minacciano la sicurezza nazionale. La US Customs and Border Protection (CBP) applica questi limiti alle importazioni attraverso le tariffe.
Ad oggi, 2 aprile, gli Stati Uniti hanno introdotto dazi addizionali sui prodotti in acciaio e derivati e sui prodotti in alluminio e derivati.
Questi dazi non vengono applicati a caso, a qualunque prodotto possa contenere acciaio o alluminio, ma ad un elenco ben determinato di numeri di tariffa doganale, riportato negli allegati ai Proclami presidenziali statunitensi 10895 (per l’alluminio) e 10896 (per l’acciaio) del 10 febbraio 2024.
 
Il proclama presidenziale del 26 marzo scorso che prevede l’imposizione di dazi addizionali sulle automobili e loro parti non riporta l’allegato con l’elenco delle tariffe doganali coinvolte; sino a quando questo documento non verrà pubblicato, i dazi non saranno operativi.
L’allegato sarà disponibile non appena il proclama verrà pubblicato sul Registro Federale, cosa che, al momento in cui scriviamo, non è ancora avvenuta.

 
Come noto, il presidente Trump ha annunciato nuovi dazi che dovrebbero essere applicati sin dal momento della firma dell’apposito proclama presidenziale; al riguardo non vi è ancora alcuna notizia certa, occorrerà attendere almeno sino alle 22.00 di oggi (ora italiana), quando si prevede verrà data notizia delle decisioni del presidente USA.

 
Per quanto riguarda le contromisure dell’Unione Europea, dopo un’iniziale decisione di riattivare il 1° aprile i dazi supplementari verso taluni prodotti USA, decisi nel 2018 e sospesi nel 2020, la Commissione ha deciso di spostare al 14 aprile il ripristino di queste tariffe, in modo tale da lasciare un margine di trattativa ai negoziatori UE che dovranno cercare un accordo con il presidente statunitense.
 

A. Dotti
(Direttore)

 
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