Italia 25.03.20
Con Decreti n. 120 del 17.03.2020 e n.127 del 24.03.2020, i Ministri dei trasporti e salute hanno disposto che tutte le persone fisiche in entrata in Italia - con qualsiasi modalità di trasporto - anche se asintomatiche sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale per l’avviamento della sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di 14 gg. In caso di insorgenza di sintomi COVID-19 sono obbligate a segnalare tale situazione all'Autorità Sanitaria con tempestività, tramite i numeri telefonici dedicati.
In deroga a quanto previsto sopra, esclusivamente per comprovate esigenze lavorative e per un tempo di 72 ore - che possono essere prorogate per un massimo di ulteriori 48 ore - le persone fisiche in entrata in Italia tramite trasporto aereo, ferroviario, marittimo e stradale sono tenute a presentare una dichiarazione - resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000 - nella quale attestano di entrare esclusivamente per la predetta esigenza lavorativa. Con la medesima dichiarazione è assunto l’obbligo in caso di insorgenza di sintomi COVID-19, di segnalare tale situazione con tempestività al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per il tramite di numeri telefonici dedicati, e di sottoporsi nelle more delle conseguenti determinazioni della predetta autorità sanitaria, ad isolamento.
Tali disposizioni, prorogate sino alla data del 3 aprile 2020, non si applicano al personale viaggiante appartenente ad imprese con sede legale in Italia.
nuovo modello di auto-dichiarazione
Repubblica Ceca 25.03.20
Ambasciata d’Italia a Praga. Le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza in relazione al COVID-19, fino almeno al 12 aprile. È fatto divieto ai cittadini cechi di lasciare il Paese. Da ultime disposizioni del Ministero dell'Interno ceco gli stranieri in Repubblica Ceca possono lasciare il Paese, ma non potranno farvi rientro prima della fine delle misure. A tutti gli stranieri non residenti è vietato l’ingresso nel Paese. Fino al 1 aprile 2020 la libera circolazione delle persone in Repubblica ceca è vietata. Tutti i collegamenti di linea via aria e via terra sono interrotti. Allo stato attuale il trasporto internazionale di merci è permesso.
Il Ministero della salute ha chiarito che le misure di quarantena non si applicano agli autisti del trasporto merci, autisti e equipaggi dei servizi sanitari di trasporto e piloti di aerei da trasporto.
Ufficio ICE a Vienna. Gli unici dispensati dall'obbligo di quarantena sono i trasportatori e autisti professionisti, i piloti, il personale di bordo degli aerei e i conducenti dei convogli ferroviari, che dovranno utilizzare le mascherine di classe FFP2 o FFP3 durante il carico e lo scarico e guanti protettivi in gomma da utilizzare all'occorrenza e di gel antibatterico per pulire regolarmente le mani.
L'attraversamento del confine ceco può essere effettuato da veicoli destinati al trasporto di merci (categoria N, fino 3,5 t e oltre 3,5 t) e solamente attraverso valichi di frontiera autorizzati, dove è inoltre necessario dimostrare: 1. che si tratta di un veicolo della categoria N 2. che si tratta di trasporto effettuato in relazione al lavoro del trasportatore sia per uso personale sia di terzi (ad es. documento di carico, fattura, ordine) 3. il rapporto della persona che guida il veicolo con lo stesso (es. contratto di lavoro) 4. l'estratto di certificazione dell'attività dal registro delle licenze commerciali 5. devono avere compilata la dichiarazione del modulo di autocertificazione per il transit
Si cancella il divieto di transito dei camion (sopra 7,5t) sulle strade e autostrade ceche di domenica e nei giorni di festa.
Ulteriori informazioni sono disponibili al link della camera di Commercio e dell’Industria Italo- Ceca: https://www.camic.cz/it/news/focus-covid-19-spostamenti-trasporti-mezzi-rc-ed-estero e a quello del Ministero Ceco: https://www.mdcr.cz/Media/Media-a-tiskove-zpravy/Od-soboty-plati-mimoradna-opatreni-v-mezinarodni-d
Moldavia 25.03.20
A seguito della diffusione del Covid-19, le autorità moldave hanno dichiarato lo “stato di emergenza” fino al 15 maggio. Coloro che dovessero presentare sintomi al momento dell’ingresso nel Paese saranno sottoposti a test e ricoverati presso le istituzioni sanitarie specializzate. In caso di tosse, febbre, rinorrea o difficoltà respiratorie si raccomanda di contattare il numero di emergenza 112 oppure o l’Ospedale Clinico per le Malattie Infettive “Toma Ciorba” di Chisinau al numero 022/ 242480. Con Decreto del Presidente del Consiglio, viene annunciata altresì la decisione di chiudere la frontiera "in alcuni punti" (sia al confine moldavo che al confine ucraino), che poi saranno identificati. È interrotta inoltre la circolazione internazionale su strada e su ferrovia. Per maggiori informazioni si rimanda alla Linea Verde attivata dall’Agenzia Nazionale per la Sanità Pubblica della Repubblica di Moldova, contattabile al 080012300, ed al Focus Coronavirus presente sulla home page di questo sito.
Francia 24.03.20
Le Autorità francesi hanno modificato la lista dei documenti necessari per la circolazione.
Consigliamo che ciascun conducente abbia a bordo e in formato cartaceo il certificato di “continuità del servizio” e il “giustificativo del datore di lavoro”
(disponibile, nella sua nuova versione, sul portale https://www.gouvernement.fr/info-coronavirus).
Il modello "giustificativo del conducente", non è più richiesto.
Polonia 24.03.20
È vietato l’ingresso nel Paese per tutti gli stranieri (salvo coloro i quali abbiano un titolo di soggiorno, lavoro o altro legame documentato con la Polonia, previa quarantena obbligatoria). Sono reintrodotti temporaneamente i controlli alla frontiera, sono sospesi i collegamenti aerei e ferroviari internazionali di passeggeri, mentre resta possibile lo spostamento via terra in auto o in autobus, ove disponibile. È disposta la quarantena obbligatoria di 14 giorni per coloro i quali fanno ritorno nel Paese, salvo limitate eccezioni (tra cui i trasportatori merci). Per ulteriori informazioni, si prega di consultare il sito dell'Ambasciata d'Italia a Varsavia https://ambvarsavia.esteri.it/ambasciata_varsavia/it/ e i siti ufficiali del Governo polacco (https://www.gov.pl/web/koronawirus/zamykamy-granice-przed-koronawirusem) e dell’Ispettorato sanitario (https://gis.gov.pl/kategoria/aktualnosci/), entrambi in lingua polacca. Le Autorità sanitarie polacche (NFZ) hanno inoltre attivato un'infolinea dedicata, raggiungibile al numero 800 190 590.
Ungheria 24.03.2020
Nota informativa sul traffico merci e traffico di transito del Ministero esteri ungherese - La decisione che consente il traffico merci attraverso l'Ungheria senza ostacoli, ma sotto stretto controllo, garantisce la fornitura continua del popolo ungherese. Quei vettori che sono diretti in Ungheria, portando merci al popolo ungherese, svolgono un ruolo cruciale.
I vettori merci con destinazione oltre l'Ungheria possono entrare, ma in rigorose condizioni di sicurezza, e possono utilizzare solo percorsi autostradali e stazioni di rifornimento designate a tale scopo. Questo è permesso continuamente.
Per quanto riguarda i cittadini stranieri che desiderano entrare in Ungheria dall'Austria e dalla Slovenia, anche i cittadini dei paesi vicini e la Bulgaria possono transitare attraverso l'Ungheria. La condizione del loro ingresso è la garanzia dell'uscita, il che significa che abbiamo bisogno di un'approvazione da parte dei paesi vicini per ammettere le persone che desiderano transitare attraverso l'Ungheria. I cittadini dei paesi interessati possono utilizzare i corridoi di transito designati dalle 21:00 alle 17:00.
Federazione Russa 24.03.20
A partire dal 13 marzo, vige un divieto temporaneo di rilascio dei visti ai cittadini italiani, ad eccezione dei visti diplomatici, ufficiali, d'affari e umanitari. Questo comporta anche l’impossibilità di rinnovo di qualsiasi tipo di visto per i connazionali presenti sul territorio russo a causa del divieto di reingresso, nonché il respingimento in frontiera russa o il mancato imbarco dalle aerolinee all’estero di connazionali con visto. Per quanto riguarda i cittadini stranieri già presenti sul territorio, in considerazione della situazione determinata dalla diffusione del nuovo coronavirus, dal 19 marzo 2020 possono prolungare il loro periodo di soggiorno temporaneo nella Federazione Russa. Per fare ciò, devono contattare l'organismo territoriale del Ministero degli affari interni più vicino al luogo del loro domicilio attuale, presentando una dichiarazione redatta in qualsiasi forma. La validità dei visti dei cittadini arrivati in Russia sarà prorogata indipendentemente dal motivo per cui sono entrati in Russia. Se il visto è già scaduto, verrà prolungata anche l’autorizzazione al soggiorno temporaneo. I cittadini arrivati in Russia sulla base di una procedura che non richiede un visto, possono prolungare il loro soggiorno nella Federazione Russa, anche se il periodo di soggiorno legale è già scaduto. Vengono riaperti i termini per l'accettazione di domande di rilascio dei permessi di reclutamento e impiego di lavoratori stranieri, nonché dei permessi di lavoro ai cittadini stranieri che si trovano nel territorio della Federazione Russa. Inoltre, i lavoratori immigrati possono richiedere nuovi permessi di lavoro senza bisogno di lasciare il territorio della Federazione Russa, né essere sottoposti a procedimenti amministrativi per violazione dei termini di presentazione delle rispettive domande. Ai cittadini stranieri residenti in Russia sulla base di una autorizzazione al soggiorno temporaneo (RVP) o di un permesso di soggiorno (VNZH) in scadenza, verrà prolungata la durata della validità del rispettivo documento.
Bosnia - Erzegovina 23.03.20
Le Autorità della Bosnia Erzegovina hanno decretato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda gli ingressi nel Paese, il Consiglio dei Ministri della Bosnia Erzegovina ha dato istruzione alla Polizia di Frontiera di sospendere l’ingresso a tutti i cittadini stranieri provenienti dalle zone di maggiore diffusione del virus Covid-19, tra cui anche l’Italia (L’elenco completo comprende: la Provincia di Wuhan in Cina, la Corea del Sud, il Giappone, l’Italia, l’Iran, la Francia, la Romania, la Germania, l’Austria, la Spagna, la Svizzera ed il Belgio).
Per gli ingressi dagli altri Paesi vale l’obbligo, sia per i cittadini della Bosnia Erzegovina che per i cittadini stranieri, di un periodo di quarantena di 14 giorni (sorveglianza medica diretta in collaborazione con le Autorità di ispezione competenti con rendicontazione giornaliera obbligatoria al servizio epidemiologico competente), nella propria abitazione/hotel o in strutture in fase di allestimento nelle aree di confine, sulla base dello screening medico che sarà effettuato all’ingresso. I cittadini stranieri possono entrare nel territorio della Bosnia Erzegovina unicamente con un passaporto in corso di validità (non sono più accettati altri documenti di riconoscimento). Si raccomanda in ogni caso di verificare che i Paesi confinanti non abbiano adottato misure restrittive all’ingresso in Bosnia Erzegovina dalle proprie frontiere. Le uniche deroghe valgono per il personale diplomatico e delle Organizzazioni Internazionali qui accreditato, al cui rientro si applica l’obbligo di isolamento di cui sopra, e a tutti gli autisti per trasporti merci, italiani inclusi, a patto che siano in possesso di un passaporto in corso di validità, seguano determinate cautele mediche e non si trattengano sul territorio della Bosnia Erzegovina per oltre 12 ore (non importa se per transito o consegna all’interno). In questa fase, le Autorità della Bosnia Erzegovina non effettuano alcuna distinzione tra cittadini stranieri non residenti e cittadini stranieri residenti in Bosnia Erzegovina.
Marocco 23.03.20
Si segnala il divieto di circolazione, salvo spostamenti (autocertificati con apposito attestato) motivati da ragioni lavorative, dall’acquisto di beni di prima necessità nelle vicinanze del proprio domicilio, da ragioni di salute, dall’acquisto di medicinali e da emergenze improvvise. Si raccomanda ai connazionali in Marocco di attenersi alle indicazioni delle autorità sanitarie locali, di consultare regolarmente il sito del Ministero della Salute marocchino (www.sante.gov.ma) ed il portale web dedicato (http://www.covidmaroc.ma/pages/Accueil.aspx), nonché di seguire i media locali per tutti gli aggiornamenti sulla situazione sanitaria nel Paese. Il Ministero della Salute marocchino ha attivato il numero verde 141, dedicato esclusivamente a coloro che presentano sintomi riconducibili al COVID-19. Un altro numero verde 00212801004747 (0801004747 se si chiama dal Marocco) è stato istituito per fornire consigli ed informazioni sull’epidemia e sulle procedure da seguire per segnalare un caso sospetto.
Slovenia 23.03.20
Ambasciata italiana a Lubiana - Il trasporto di merci destinate in Slovenia è libero e non vengono effettuati controlli alle merci stesse. Tuttavia, visto che vengono effettuati controlli generalizzati della temperatura corporea, si raccomanda che l’autista non presenti sintomi di infezione del tratto respiratorio superiore (tosse, starnuti, respiro corto) e che abbia una temperatura inferiore ai 37,5°C.
Il trasporto di merci destinate a Paesi terzi e che transitano attraverso la Slovenia è sottoposto ad un sistema di convogli di 20-50 veicoli, scortati dalla polizia, e ammesso a condizione che il Paese di successivo transito o destinazione (Ungheria, Croazia, Austria) garantisca l’accesso. Il sistema di convogli, in casi particolari, viene istituito anche per i veicoli che devono caricare o scaricare all’interno della Slovenia. Tali controlli, e soprattutto la necessità di organizzare i convogli, occasionano ritardi anche rilevanti al confine in entrata.
Germania 22.03.20
In risposta all'emergenza sanitaria causata da COVID-19, il Governo tedesco ha ripristinato i controlli alle frontiere. L’ingresso in Germania è consentito unicamente ai cittadini tedeschi (in ogni circostanza) e ai cittadini stranieri che siano residenti in Germania o che abbiano comprovati motivi di lavoro o stringenti motivi di necessità per entrare nel Paese (ad es. lutto in famiglia o esigenze di salute). L'uscita dal Paese è regolarmente consentita. L’ingresso nel Paese è anche consentito ai cittadini UE che siano in transito verso il proprio Paese di origine o di residenza, ma solo se possono dimostrare (con biglietto aereo, ferroviario o di bus) che si continuerà il viaggio verso tale Paese (è il caso dei cittadini italiani che desiderano rientrare in Italia facendo scalo in Germania). I cittadini italiani che non rispettano queste condizioni (ad es. che non hanno ancora il biglietto per la prosecuzione del viaggio verso l’Italia, o che desiderano entrare in Germania pur non rientrando nelle categorie sopra specificate) saranno respinti alla frontiera. Non è consentito l’ingresso a chi presenti sintomi che possano far sospettare l’infezione da COVID-19.
Al fine di contenere la diffusione del COVID-19, le autorità tedesche invitano tutti coloro che sono nel paese e che negli ultimi 14 giorni siano entrati in contatto con persone di cui sia provata l’infezione da coronavirus a prendere immediatamente contatto telefonico con le competenti autorità sanitarie, indipendentemente dall’insorgenza di sintomi. Coloro che nello stesso periodo abbiano viaggiato nelle aree considerate a rischio, tra le quali l’Italia, senza distinzioni regionali, sono invitati a rimanere precauzionalmente presso il proprio domicilio e ad evitare i contatti non necessari con altre persone. Le aree considerate a rischio sono quelle classificate come tali dal Robert Koch Institut, consultabili al link https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Risikogebiete.html. Ad esse si aggiungono la Svizzera e l’Austria. Tutti i connazionali che si trovano in Germania sono invitati ad informarsi sulle misure in vigore nel proprio Land e ad attenervisi scrupolosamente.
(TRANS-INFO) Di fronte alla pandemia di coronavirus, la società tedesca Sanifair fornisce gratuitamente i propri servizi igienici da martedì 24 marzo in 330 stazioni in tutto il paese. L'accesso ai servizi igienici è possibile attraverso gli ingressi dei bambini. Questa è una buona informazione per i camionisti che hanno avuto problemi con l'accesso ai servizi igienici in molti luoghi.
In questo momento difficile, quando il virus Covid19 si sta diffondendo in tutta Europa, l'igiene è fondamentale, soprattutto per i conducenti che viaggiano centinaia di chilometri al giorno. La campagna Sanifair è valida fino a nuovo avviso.
Romania 22.03.20
Il Ministro dell’Interno ha disposto il divieto di ingresso nel Paese per i cittadini stranieri, a partire dalle 22.00 ora locale del 22 marzo, con limitate eccezioni: cittadini dell'UE o dei Paesi appartenenti allo Spazio Economico Europeo (SEE) o svizzeri e familiari di cittadini romeni o di cittadini UE/Spazio Economico Europeo/Svizzera residenti in Romania; persone in transito attraverso corridoi (terrestri) concordati con i Paesi confinanti; passeggeri in transito aeroportuale; residenti in possesso di permesso di lungo soggiorno; persone che viaggiano per motivi professionali (comprovati da visto, permesso di soggiorno o altro documento) o esigenze imperative (sanitarie o famigliari); personale diplomatico o consolare, di organizzazioni internazionali, militare o che assicura aiuti umanitari; persone titolari di protezione internazionale o viaggi per motivi umanitari. Le esenzioni da quarantena/isolamento già previste per conducenti di automezzi con stazza superiore a 3,5 tonnellate vengono estese agli autisti di camion per trasporto merci con stazza superiore a 2,4 tonnellate, sempre se risulteranno asintomatici durante i necessari controlli sanitari.
A partire alle ore 21.00 del 15 marzo le Autorità rumene hanno disposto le seguenti ulteriori misure restrittive: isolamento domiciliare di 14 giorni, anche in assenza di sintomi, per tutti i viaggiatori provenienti da paesi in cui sono stati registrati più di 500 casi di contagio da COVID-19; quarantena obbligatoria per coloro che provengono dai Paesi (tra cui l’Italia) indicati al seguente link https://www.cnscbt.ro/index.php/1513-lista-zone-afectate-15-03-2020/file. Inoltre, tutte le persone in isolamento domiciliare che sviluppano sintomi da contagio devono contattare il numero unico di emergenza 112.
Croazia 20.03.2020
Ambasciata italiana a Zagabria - Allo scopo di far fronte all’emergenza sanitaria internazionale relativa al diffondersi del COVID-19, l’Unità di Crisi della Protezione Civile della Repubblica di Croazia ha adottato misure più stringenti a tutela della salute pubblica, in vigore dalla mezzanotte di giovedì 19 marzo e valide per un periodo di 30 giorni, modificabili o estendibile sulla base dell’evolversi dell’emergenza:
È previsto il divieto di attraversare la frontiera croata in entrambi i sensi. Eccezioni sono concesse, sempre nel rispetto delle misure sanitarie previste a seconda del Paese di provenienza, per diplomatici, militari, personale medico e sanitario, autotrasportatori, lavoratori transfrontalieri.
È consentito ai cittadini croati di rimpatriare da Stati terzi. E’ altri consentito ai cittadini UE, anche in transito, di fare rientro nei loro Paesi, a condizione che siano asintomatici e che escano dal Paese in giornata.
I cittadini stranieri, che rientrino nelle categorie di cui sopra, provenienti da una serie di Paesi di cd. “categoria 1”, tra cui l’Italia possono entrare nel Paese solo a condizione di sottoporsi a quarantena obbligatoria di 14 giorni in struttura ospedaliera. Cittadini croati provenienti da queste zone sono invece sottoposti ad auto-isolamento domiciliare di 14 giorni.
Cittadini stranieri e croati provenienti da una serie di altre regioni considerate a rischio (vi è inclusa in pratica tutta l’Europa) potranno invece entrare a condizione di porsi in auto-isolamento domiciliare per 14 giorni.
Trasporto e transito merci
Le direttive generali su quarantena e isolamento prevedono delle eccezioni per i trasportatori di merce e per i tir. Gli occupanti tali veicoli infatti non sono sottoposti a misure di quarantena o isolamento ma, una volta verificata l’assenza di sintomi influenzali, saranno ammessi nel Paese a condizione che ne fuoriescano in giornata e che non lascino la cabina del veicolo. Cioè vale dunque sia per consegne merci in Croazia che per transiti verso altri Paesi, purché i Paesi di destinazione autorizzino l’ingresso di tali autoveicoli: al momento accade per la Serbia e per l'Ungheria, mentre per la Bosnia le problematiche sono in fase di risoluzione.
I transiti merci sono possibili esclusivamente per via autostradale e attraverso i seguenti valichi di frontiera:
- Per il confine tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica di Slovenia, i valichi di frontiera di Bregana e Macelj;
- Per il confine tra la Repubblica di Croazia e l'Ungheria, i valichi di frontiera di Goričan e Duboševica;
- Per il confine tra la Repubblica di Croazia e la Bosnia-Erzegovina, valichi di frontiera di Nova Sela, Stara Gradiška e Slavonski Šamac;
- Per il confine tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica di Serbia, il valico di frontiera di Bajakovo.
La Polizia, all’ingresso degli autoveicoli nel Paese, determinerà le direzioni di movimento, i punti di sosta e di rifornimento di carburante: gli autisti saranno tenuti a rispettare tali indicazioni.
Spagna 20.03.20
In data 16 marzo, il Governo spagnolo ha annunciato la reintroduzione dei controlli alle frontiere terrestri spagnole. Pertanto, a partire dalla mezzanotte del 16 marzo è consentito l'ingresso in Spagna solo ai cittadini spagnoli, ai residenti in Spagna, ai lavoratori transfrontalieri e alle persone con documentate cause di forza maggiore. Ciò non impedisce ai cittadini italiani che avessero necessità urgenti di far rientro al proprio luogo di residenza in Italia. Sono esclusi dalla disposizione in parola il personale diplomatico e consolare accreditato in Spagna e i funzionari delle organizzazioni internazionali con sede in Spagna. La circolazione delle merci continuerà ad essere permessa senza restrizioni. Per assistenza, l’Ambasciata d’Italia a Madrid è raggiungibile attraverso l’indirizzo e-mail dedicato: madrid.coronavirus@esteri.it. Chi si trova in Catalogna, Valencia, Aragona e Murcia e avesse bisogno di assistenza può rivolgersi al Consolato Generale d'Italia a Barcellona attraverso l’indirizzo e-mail dedicato: barcellona.coronavirus@esteri.it: sono inoltre stati attivati i seguenti numeri telefonici: Amb. Madrid: +34.608664867 (ore 9-16); +34.608914128 (ore 9-16); +34.639484118 (ore 13-20); +34.650419164 (ore 15.30-20); CG Barcellona: +34.609951096 e +34.659790266 (ore 9-20).
Austria 20.03.20
Al fine di prevenire la diffusione del COVID-19 il Governo austriaco, dal 19 marzo, ha varato una serie di misure restrittive. Per tutti i dettagli, si raccomanda di consultare il sito web dell’Ambasciata d’Italia a Vienna, in particolare al link https://ambvienna.esteri.it/ambasciata_vienna/it/ambasciata/news/dall-ambasciata/focus-coronavirus.html. I controlli presso le frontiere del Paese rimangono in atto fino al prossimo 3 aprile. E’ stata decretata la sospensione completa del traffico di frontiera presso 47 valichi confinari "minori" su un totale di 56 di frontiera con l’Italia.
Turchia 20.03.2020
Tutti i valichi di frontiera turchi sono stati chiusi per i viaggiatori dei seguenti paesi: Italia, Germania, Francia, Spagna, Norvegia, Danimarca, Belgio, Austria, Svezia, Paesi Bassi, Cina, Iran, Iraq, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita , Giappone, Singapore, Hong Kong e Tailandia.
I camionisti turchi che entrano nel paese da uno di questi paesi saranno messi in quarantena per 14 giorni a casa.
I camionisti stranieri che entrano in Turchia da uno di questi paesi saranno messi in quarantena per 14 giorni alla frontiera e non potranno entrare nel paese durante il periodo di quarantena. I camionisti cittadini di questi paesi non potranno entrare in Turchia.
Lussemburgo 20.03.20
Al fine di contenere la diffusione del COVID-19, le Autorità lussemburghesi informano che, in presenza di sintomi da COVID-19 (febbre, tosse, difficoltà respiratorie), è necessario contattare immediatamente il numero verde 8002 8080 (senza, quindi, recarsi spontaneamente in ospedale) per essere orientati verso la struttura medica più appropriata, indicando all'operatore eventuali soggiorni o transiti nelle zone a rischio o contatti con persone provenienti dalle aree già interessate dal contagio. Il Ministero della Salute lussemburghese aggiorna in tempo reale la lista delle zone di esposizione al rischio, consultabile dal seguente link: http://sante.public.lu/fr/prevention/coronavirus-00/index.html. Bielorussia 19.03.2020
La Bielorussia ha imposto restrizioni - dalla mezzanotte del 19 marzo - per i veicoli stranieri che viaggiano attraverso la Bielorussia i quali potranno fermarsi a riposare e fare rifornimento solo nei luoghi designati dal Ministero dei Trasporti bielorusso a partire dalla mezzanotte del 19 marzo.
Il Ministero della Salute bielorusso ha reso noto che chiudere i confini del paese non garantisce protezione contro il coronavirus e pertanto non ha ancora introdotto la quarantena.
Mentre i paesi vicini stanno chiudendo le frontiere, la Bielorussia si è limitata a prendere solo alcune misure per controllare il traffico di transito nel trasporto stradale.
Il dipartimento dei trasporti ha istituito punti speciali - stazioni di rifornimento - in cui i conducenti possono fermarsi, riposare, fare una pausa obbligatoria, fare rifornimento e fare acquisti. Allo stesso tempo, gli stranieri non saranno in grado di lasciare la stazione su alcun percorso diverso da quello designato. Saranno introdotti controlli sanitari ed epidemiologici nelle stazioni di rifornimento (TRANS-INFO).
Repubblica di Serbia 19.03.20
Dal 20 marzo alle 8:00 sono chiuse tutte le frontiere in entrata. A partire dal 16 marzo l’ingresso ai cittadini serbi e cittadini stranieri residenti permanentemente in Serbia è stato consentito a condizione di sottoporsi a 28 giorni di autoisolamento (con responsabilità penale in caso di violazione). Quanto al trasporto merci, i camion (e gli autisti) provenienti dall’Italia possono entrare in territorio serbo e permanervi per un periodo massimo di 12 ore.
Portogallo 19.03.20
Le autorità portoghesi consentono il transito in uscita ai cittadini stranieri che intendano far ritorno al proprio Paese di residenza avvalendosi di mezzi propri (autovetture di proprietà o noleggiate). Rimane aperto il passaggio per il trasporto di merci e di lavoratori transfrontalieri. Le autorità portoghesi consentono tuttavia il transito in uscita ai cittadini stranieri che intendano far ritorno al proprio Paese di residenza. Per l’elenco dei varchi transitabili e per altre informazioni utili consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Lisbona: https://amblisbona.esteri.it/ambasciata_lisbona/it/ambasciata/news/dall_ambasciata/2020/02/avviso-aggiornamento-covid-19.html.
I connazionali che avranno bisogno di assistenza potranno contattare telefonicamente gli Uffici Consolari al numero +351 21 3515320 (dalle ore 9 alle ore 16), il numero di emergenza +351 91 9523500 (attivo h24), il nuovo numero aggiunto per l'emergenza +351 91 3347974 (attivo dalle ore 9 alle ore 22) e la casella di posta elettronica lisbona.assistenza@esteri.it. Per ulteriori informazioni sulla situazione sanitaria nel Paese e sulle misure adottate dalle autorità locali, consultare la sezione Situazione Sanitaria di questa Scheda.
Bulgaria 18.03.20
Da mercoledì 18 marzo 2020 e fino a data da definire è in vigore il DIVIETO DI INGRESSO nel Paese per i viaggiatori provenienti da ITALIA, Cina, Bangladesh, India, Maldive, Nepal, Sri Lanka, Spagna, Repubblica di Corea, Gran Bretagna, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera. Fanno eccezione i cittadini bulgari e gli stranieri con permesso di soggiorno bulgaro permanente o di lungo termine e i loro famigliari.
Tutti gli individui che abbiano soggiornato in Italia nei 14 giorni precedenti all’arrivo in Bulgaria sono obbligati ad osservare un isolamento domiciliare di 14 giorni. In caso di febbre alta o tosse, verificatesi successivamente all’ingresso nel Paese, si dovrà contattare il numero di emergenza 112 o un medico di base.
Regno Unito 16.03.20
Il Governo britannico raccomanda a chiunque entri in Regno Unito e sviluppi sintomi, anche lievi, compatibili con COVID-19, di rimanere a casa, in auto-isolamento, per almeno 7 giorni. Nel caso in cui la condizione di salute non migliori, consigliano di contattare il Sistema Sanitario Nazionale NHS al numero 111 o online. Per maggiori informazioni, visitare la pagine web predisposta dalle autorità locali: https://www.gov.uk/government/topical-events/coronavirus-covid-19-uk-government-response. Il Regno Unito non prevede al momento restrizioni all'ingresso per chi proviene dall'Italia.
Ucraina 16.03.20
Le autorità ucraine hanno disposto, dal 16 marzo e per un periodo al momento limitato a due settimane, il divieto generale di ingresso nel Paese, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato, a tutti gli stranieri, ad eccezione delle persone residenti e con permesso di soggiorno. Viene raccomandato, allo stesso tempo, ai cittadini ucraini di astenersi dall’effettuare viaggi all’estero. Dal 17 marzo fino al 3 aprile, resteranno aperti solo 123 valichi di frontiera, attraversabili con auto private, dove saranno presenti strutture epidemiologiche e sanitarie per effettuare i controlli; l’elenco dei valichi aperti è consultabile al seguente link: https://dpsu.gov.ua/ua/news/TIMCHASOVI-OBMEZHENNYA-NA-KORDONI-opivnochi-v-Ukrainu-pripinyayut-puskati-inozemciv-ta-zakrivayut-blizko-sotni-punktiv-propusku-/). Per informazioni e aggiornamenti sulle misure di prevenzione adottate dalle autorità locali, si rimanda al sito del Ministero della Salute ucraino https://moz.gov.ua/koronavirus-2019-ncov e a quello del Gabinetto dei Ministri https://covid19.com.ua.
Slovacchia 14.03.20
Società Guretruck. I controlli temporanei alle frontiere saranno effettuati in Slovacchia in tutti i punti di frontiera, ad eccezione della Polonia, da venerdì 13/03/2020. Restrizioni di accesso al paese: solo le persone con residenza permanente o temporanea in Slovacchia e i titolari di passaporto slovacco possono entrare nel paese. I conducenti del trasporto di merci devono utilizzare maschere FFP2 o FFP3 durante il carico e lo scarico della merce, devono limitare al massimo il contatto diretto con il personale e a bordo del veicolo devono avere guanti di gomma per il loro utilizzo e gel antibatterico per lavarsi le mani regolarmente Ambasciata italiana a Bratislava. Per accelerare i controlli alle frontiere e dare la precedenza ai veicoli che trasportano animali vivi, alimentari e le tecnologie per la produzione di beni alimentari, l'Amministrazione veterinaria e alimentare slovacca ha pubblicato una raccomandazione in base alla quale i suddetti veicoli dovranno essere contrassegnati dalle vignette in allegato. VIGNETTA 1 VIGNETTA 2
Danimarca 14.03.20
L’associazione danese ITD ha informato che la Danimarca ha adottato misure di controllo sanitario alle frontiere, ma vige una deroga per il trasporto di merci.
Svizzera 13.03.20
A seguito della diffusione, anche in Svizzera, di casi di COVID-19, le autorità elvetiche hanno comunicato che le frontiere resteranno aperte ma che sono reintrodotti i controlli pre-Schengen. È stato disposto un divieto di ingresso per le persone che provengono dall’Italia, in quanto zona a rischio, con le sole eccezioni dei cittadini svizzeri in rientro, di stranieri che abbiano un permesso di soggiorno svizzero e dei lavoratori frontalieri. Questi ultimi potranno dunque continuare a passare, previ controlli alla frontiera. Per i connazionali in transito in Svizzera non è al momento prevista alcuna restrizione da parte delle Autorità federali. Ulteriori restrizioni potrebbero essere adottate in futuro.
Repubblica di Macedonia del Nord 24.03.20
Confindustria Macedonia. Lo Stato di emergenza è stato dichiarato il 18 marzo su tutto il territorio del Paese, per un periodo di 30 gg.
Tutti i passaggi doganali sono chiusi per i cittadini stranieri, fatta eccezione per i camion, le macchine del corpo diplomatico, gli stranieri con permesso di soggiorno e i membri delle loro famiglie, e le persone con permesso speciale del Ministero degli Interni.
Dal 23 marzo, tutte le società di trasporto, devono avere il permesso per entrare nel Paese, rilasciato dall'Ispettorato Sanitario.
I permessi vengono rilasciati tramite l'associazione dei trasportatori. Il trasporto di passeggeri avviene a condizioni speciali, assicurando la distanza di 2 metri tra i passeggeri. Qualora ritenuto necessario, il Ministero di Trasporti si riserva il diritto di vietare, nei prossimi giorni, il trasporto tra le varie città del Paese.