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TRASPORTI INTERNAZIONALI
TRASPORTI INTERNAZIONALI
COVID - 19 aggiornamento 24 marzo 2020
25/03/2020
Trasmettiamo di seguito la situazione, aggiornata a ieri, nei vari Paesi di maggiore interesse per l’autotrasporto nazionale, secondo le notizie rese note dal Ministero affari esteri. Le altre fonti sono espressamente citate.
Croazia
20.03.2020
Ambasciata italiana a Zagabria -
Allo scopo di far fronte all’emergenza sanitaria internazionale relativa al diffondersi del COVID-19, l’Unità di Crisi della Protezione Civile della Repubblica di Croazia ha adottato misure più stringenti a tutela della salute pubblica, in vigore dalla mezzanotte di giovedì 19 marzo e valide per un periodo di 30 giorni, modificabili o estendibile sulla base dell’evolversi dell’emergenza:
È previsto il divieto di attraversare la frontiera croata in entrambi i sensi. Eccezioni sono concesse, sempre nel rispetto delle misure sanitarie previste a seconda del Paese di provenienza, per diplomatici, militari, personale medico e sanitario, autotrasportatori, lavoratori transfrontalieri.
È consentito ai cittadini croati di rimpatriare da Stati terzi. E’ altri consentito ai cittadini UE, anche in transito, di fare rientro nei loro Paesi, a condizione che siano asintomatici e che escano dal Paese in giornata.
I cittadini stranieri, che rientrino nelle categorie di cui sopra, provenienti da una serie di Paesi di cd. “categoria 1”, tra cui l’Italia possono entrare nel Paese solo a condizione di sottoporsi a quarantena obbligatoria di 14 giorni in struttura ospedaliera. Cittadini croati provenienti da queste zone sono invece sottoposti ad auto-isolamento domiciliare di 14 giorni.
Cittadini stranieri e croati provenienti da una serie di altre regioni considerate a rischio (vi è inclusa in pratica tutta l’Europa) potranno invece entrare a condizione di porsi in auto-isolamento domiciliare per 14 giorni.
Trasporto e transito merci
Le direttive generali su quarantena e isolamento prevedono delle eccezioni per i trasportatori di merce e per i tir. Gli occupanti tali veicoli infatti non sono sottoposti a misure di quarantena o isolamento ma, una volta verificata l’assenza di sintomi influenzali, saranno ammessi nel Paese a condizione che ne fuoriescano in giornata e che non lascino la cabina del veicolo. Cioè vale dunque sia per consegne merci in Croazia che per transiti verso altri Paesi, purché i Paesi di destinazione autorizzino l’ingresso di tali autoveicoli: al momento accade per la Serbia e per l'Ungheria, mentre per la Bosnia le problematiche sono in fase di risoluzione.
I transiti merci sono possibili esclusivamente per via autostradale e attraverso i seguenti valichi di frontiera:
- Per il confine tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica di Slovenia, i valichi di frontiera di Bregana e Macelj;
- Per il confine tra la Repubblica di Croazia e l'Ungheria, i valichi di frontiera di Goričan e Duboševica;
- Per il confine tra la Repubblica di Croazia e la Bosnia-Erzegovina, valichi di frontiera di Nova Sela, Stara Gradiška e Slavonski Šamac;
- Per il confine tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica di Serbia, il valico di frontiera di Bajakovo.
La Polizia, all’ingresso degli autoveicoli nel Paese, determinerà le direzioni di movimento, i punti di sosta e di rifornimento di carburante: gli autisti saranno tenuti a rispettare tali indicazioni.
Slovenia
23.03.20
Ambasciata italiana a Lubiana
- Il trasporto di merci destinate in Slovenia è libero e non vengono effettuati controlli alle merci stesse. Tuttavia, visto che vengono effettuati controlli generalizzati della temperatura corporea, si raccomanda che l’autista non presenti sintomi di infezione del tratto respiratorio superiore (tosse, starnuti, respiro corto) e che abbia una temperatura inferiore ai 37,5°C.
Il trasporto di merci destinate a Paesi terzi e che transitano attraverso la Slovenia è sottoposto ad un sistema di convogli di 20-50 veicoli, scortati dalla polizia, e ammesso a condizione che il Paese di successivo transito o destinazione (Ungheria, Croazia, Austria) garantisca l’accesso. Il sistema di convogli, in casi particolari, viene istituito anche per i veicoli che devono caricare o scaricare all’interno della Slovenia. Tali controlli, e soprattutto la necessità di organizzare i convogli, occasionano ritardi anche rilevanti al confine in entrata.
Ungheria
24.03.2020
Nota informativa sul traffico merci e traffico di transito del Ministero esteri ungherese -
La decisione che consente il traffico merci attraverso l'Ungheria senza ostacoli, ma sotto stretto controllo, garantisce la fornitura continua del popolo ungherese. Quei vettori che sono diretti in Ungheria, portando merci al popolo ungherese, svolgono un ruolo cruciale.
I vettori merci con destinazione oltre l'Ungheria possono entrare, ma in rigorose condizioni di sicurezza, e possono utilizzare solo percorsi autostradali e stazioni di rifornimento designate a tale scopo. Questo è permesso continuamente.
Per quanto riguarda i cittadini stranieri che desiderano entrare in Ungheria dall'Austria e dalla Slovenia, anche i cittadini dei paesi vicini e la Bulgaria possono transitare attraverso l'Ungheria. La condizione del loro ingresso è la garanzia dell'uscita, il che significa che abbiamo bisogno di un'approvazione da parte dei paesi vicini per ammettere le persone che desiderano transitare attraverso l'Ungheria. I cittadini dei paesi interessati possono utilizzare i corridoi di transito designati dalle 21:00 alle 17:00.
In
allegato
la mappa dei distributori di benzina e di parcheggi lungo le autostrade.
Russia
24.03.20
A partire dal 13 marzo, vige un divieto temporaneo di rilascio dei visti ai cittadini italiani, ad eccezione dei visti diplomatici, ufficiali, d'affari e umanitari. Questo comporta anche l’impossibilità di rinnovo di qualsiasi tipo di visto per i connazionali presenti sul territorio russo a causa del divieto di reingresso, nonché il respingimento in frontiera russa o il mancato imbarco dalle aerolinee all’estero di connazionali con visto. Per quanto riguarda i cittadini stranieri già presenti sul territorio, in considerazione della situazione determinata dalla diffusione del nuovo coronavirus, dal 19 marzo 2020 possono prolungare il loro periodo di soggiorno temporaneo nella Federazione Russa. Per fare ciò, devono contattare l'organismo territoriale del Ministero degli affari interni più vicino al luogo del loro domicilio attuale, presentando una dichiarazione redatta in qualsiasi forma. La validità dei visti dei cittadini arrivati in Russia sarà prorogata indipendentemente dal motivo per cui sono entrati in Russia. Se il visto è già scaduto, verrà prolungata anche l’autorizzazione al soggiorno temporaneo. I cittadini arrivati in Russia sulla base di una procedura che non richiede un visto, possono prolungare il loro soggiorno nella Federazione Russa, anche se il periodo di soggiorno legale è già scaduto. Vengono riaperti i termini per l'accettazione di domande di rilascio dei permessi di reclutamento e impiego di lavoratori stranieri, nonché dei permessi di lavoro ai cittadini stranieri che si trovano nel territorio della Federazione Russa. Inoltre, i lavoratori immigrati possono richiedere nuovi permessi di lavoro senza bisogno di lasciare il territorio della Federazione Russa, né essere sottoposti a procedimenti amministrativi per violazione dei termini di presentazione delle rispettive domande. Ai cittadini stranieri residenti in Russia sulla base di una autorizzazione al soggiorno temporaneo (RVP) o di un permesso di soggiorno (VNZH) in scadenza, verrà prolungata la durata della validità del rispettivo documento.
Marocco
24.03.20
Al fine di affrontare l’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19, il Marocco ha di recente adottato una serie misure di contenimento, tra le quali la sospensione di tutti i collegamenti con l’estero e di tutti i mezzi di trasporto pubblico e privato interurbano; il divieto di ogni tipo di ogni assembramento; la chiusura delle moschee e dei luoghi di culto e, temporaneamente, la chiusura dei bar, dei ristoranti e delle scuole. Si segnala in particolare il divieto di circolazione, salvo spostamenti (autocertificati con apposito attestato) motivati da ragioni lavorative, dall’acquisto di beni di prima necessità nelle vicinanze del proprio domicilio, da ragioni di salute, dall’acquisto di medicinali e da emergenze improvvise. Si raccomanda ai connazionali in Marocco di attenersi alle indicazioni delle autorità sanitarie locali, di consultare regolarmente il sito del Ministero della Salute marocchino (
www.sante.gov.ma
) ed il portale web dedicato (
http://www.covidmaroc.ma/pages/Accueil.aspx
), nonché di seguire i media locali per tutti gli aggiornamenti sulla situazione sanitaria nel Paese. Il Ministero della Salute marocchino ha attivato il numero verde 141, dedicato esclusivamente a coloro che presentano sintomi riconducibili al COVID-19. Un altro numero verde 00212801004747 (0801004747 se si chiama dal Marocco) è stato istituito per fornire consigli ed informazioni sull’epidemia e sulle procedure da seguire per segnalare un caso sospetto.
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